L’amico che ci siamo scelti per l'avvento, Giovanni il Battezzatore, ci insegna come dobbiamo attendere. Il modo con cui si aspetta dipende dalla persona che si aspetta. Quando un popolo è in guerra attende che il nemico attacchi e manifesti la sua strategia. In quel caso l'attesa comporta addestramento per affrontare il nemico. E questo avviene non soltanto tra popoli ma anche tra persone: aspettare la prima mossa. In altro modo si aspetta l'esito di un esame medico o di una operazione chirurgica. In questo caso spesso prevale la paura che le cose non vadano bene. Per coloro che sono interessati, con paura si attende l'esito della Borsa. In modo del tutto diverso la famiglia attende il parto della madre e con le nuove tecniche fa di tutto per conoscere il bimbo prima ancora che nasca. La vita della famiglia è tutta orientata verso il nascituro soprattutto se è il primo. Giovanni ci insegna come attendere il Cristo che viene.

Lui si definisce “l'amico dello sposo” e ci insegna ad attendere Cristo come un amico. Ecco lo stile dell'attesa dell'Avvento. Non è comune pensare così. Purtroppo spesso si ha un'idea sbagliata di Dio che è anche offensiva nei suoi riguardi: si ha paura di Dio confondendo il “timore di Dio”, un dono dello Spirito Santo, con la paura. Niente di più falso. Dio è amore e se è un amore esigente, come lo è sempre l'amore, rimane sempre amore e misericordia. Da parte di Dio il perdono è sempre garantito, dipende da noi chiederglielo, non meritarcelo. Perché non potremmo mai meritarlo se non lo avesse già fatto definitivamente Gesù per tutti.

Attendere un amico vuol dire anticipare la gioia dell'incontro, aumentando il desiderio di stare insieme, e godere della sua amicizia. A qualsiasi ora arrivi è sempre gradito, e Gesù ci parla dell'amico che nonostante sia giunto di notte si fa di tutto per preparagli la cena, scomodando anche i vicini. Se l'amico è particolarmente caro l'attesa diventa addirittura febbrile e in questo caso possiamo riferirci al modo con cui ha vissuto la sua attesa Maria. Attendere Gesù con la curiosità con cui lo ha atteso Lei. Credo che sia impossibile immaginare la curiosità di una mamma che sta per partorire un Figlio che ha concepito senza concorso di uomo. Partorire il Figlio naturale di Dio.

Come si attende un amico? Soprattutto col desiderio di rivederlo. Quello che conta è il cuore che attende. Per l'amico la preparazione del suo arrivo non prevede niente di formale, è solo il desiderio di chi attende che rivela il gradimento dell'arrivo. Giovanni attende soltanto l'arrivo di Gesù. La sua vita è attesa di lui. Questo potrebbe essere il momento per interrogarci sull'oggetto della nostra speranza e di conseguenza del vigore della nostra attesa.

Attendiamo Cristo oppure ne facciamo volentieri a meno, perché siamo già talmente colmi di cose e di desideri, che non sono Lui, da non aver posto per altro. La vita del cristiano è caratterizzata dal desiderio di Lui. Quando le dissero che stava per morire, Teresa d’Avila esclamò: “Finalmente. Era l'ora di vederci”. Ogni giorno vivere del desiderio di vederlo, di incontrarlo, di scoprirlo nella misteriosa presenza in mezzo a noi è l'oggetto della vera curiosità del cristiano. Leggevo questi giorni la risposta di un teologo a coloro che ritengono che Dio sia una invenzione dell'uomo. Certamente. Allo stesso modo con cui Alessandro Volta ha inventato la pila e Freud il subconscio. Non è che lo hanno creato: lo hanno inventato nel senso latino di “invenire” cioè trovato, scoperto. Questa è l'avventura del nostro Avvento, “invenire Deum”, scoprire Dio presente. Ho cercato Dio e l'ho trovato. Ecco l'avventura a cui ci invita la Chiesa in questo tempo. Con in più la certezza di trovare un amico.

Don Donato

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Avvisi della Settimana

 
Il 25 e 26 maggio si svolgerà a Roma la prima
Giornata Mondiale dei Bambini
voluta da Papa Francesco per i bambini dai 5 ai 12 anni.
La Parrocchia parteciperà all'evento del 25 allo Stadio Olimpico.
E' obbligatoria l'iscrizione: in segreteria.

Lunedì 15 aprile inizieranno i lavori, da parte del Comune di Roma,
di ristrutturazione di Largo San Pio V che diventerà zona pedonale.
I lavori andranno avanti per i mesi di maggio e giugno.
La parrocchia ha chiesto al Municipio rassicurazioni
sulla libertà di movimento per le iniziative e le celebrazioni.