Sei entrato in chiesa perché vuoi pregare. Fermati e trova il tempo per riposarti e riprendere speranza con questa preghiera. Ogni settimana un testo diverso di autori di varie tradizioni per aiutarti a ritrovare il gusto della preghiera silenziosa. Perché, diceva Sant’Agostino: «nutre l’anima solo ciò che la rallegra».

Preghiera a Gesù, Misericordia che disarma

 

O Gesù, Silenzio che confonde i violenti,
Tu che chini il capo e scrivi col dito
le sentenze del Cielo sulla polvere dei cuori,
guarda anche me, scoperto nella mia colpa.

Tu solo vedi l’abisso che mi abita
e non fissi la mia ferita per condannare,
ma per trasfigurarla col tuo sguardo di fuoco.

Amante divino, che non scagli pietre
ma versi grazia nelle crepe dell’anima,
fa’ che io cada non sotto la Legge,
ma nel grembo della Tua compassione.

In me l’adultera, in Te la fedeltà pura.
In me la paura, in Te la Verità che non teme.
In me il peccato, in Te la Parola che libera.

Che io impari da Te il segreto del cielo:
non si è condannati quando si è amati.
Non si è perdonati quando si è giudicati,
ma quando si è toccati dal Tuo amore eterno.

Gesù, Luce che non acceca ma svela,
spezza in me le pietre che ho levato contro me stesso.
E insegnami a vivere come Tu ami:
con la mano aperta,
con il cuore chinato,
con lo sguardo che salva.

Amen.

Angelo Silesius (1624-1677) Il pellegrino cherubico

 

Angelo Silesius è lo pseudonimo di Johann Scheffler, nato nel 1624 a Breslavia (oggi Wrocław, in Polonia) e morto nel 1677 nella stessa città. Fu un poeta mistico, medico e sacerdote, noto per la sua profonda spiritualità e il suo stile aforismatico.

Originariamente luterano, si convertì al cattolicesimo nel 1653, attratto dalla mistica cristiana e dal desiderio di un'unione più intima con Dio. Dopo la conversione, assunse il nome "Angelo Silesius", ovvero “l’angelo della Slesia”, in riferimento alla sua terra natale.

È celebre soprattutto per la sua opera "Il Pellegrino Cherubico" (Der Cherubinische Wandersmann, 1657), una raccolta di versi brevi e aforismi poetici di ispirazione mistica, fortemente influenzati da Meister Eckhart, Giovanni della Croce e la tradizione del misticismo renano. Le sue poesie esprimono una ricerca dell’unione dell’anima con Dio, attraverso il silenzio, l’annientamento dell’ego e la pura contemplazione.

Tra i suoi versi più noti:

“La rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce,

non bada a sé, non chiede d’esser vista.”

Dopo la conversione, divenne sacerdote e si impegnò anche nella polemica religiosa contro il protestantesimo, ma è soprattutto ricordato per la sua produzione poetica, che ha influenzato spiritualità, filosofia e letteratura fino ai giorni nostri.

 

 

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«La pace sia con tutti voi!...
Vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra... Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti»
(Papa Leone XIV, 8 maggio 2025)

 

 

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