La Quaresima è un'occasione unica per fare la verità con noi stessi. Prendere coscienza che siamo dei peccatori. Cosa vuol dire? Non che abbiamo commesso dei peccati ma che siamo radicalmente dei peccatori. Un giorno un frate stupito del successo che aveva San Francesco gli chiese perché tanta gente lo seguisse. "Perché sono il più peccatore di tutti gli uomini", rispose. Possibile? Eppure non risulta che abbia ucciso, abortito, bestemmiato, rubato. Ma potenzialmente era tutto questo.

Stessa cosa sosteneva Teresa di Gesù Bambino che non aveva commesso un peccato mortale eppure si sentiva la più peccatrice perché - diceva lei - se Dio non l'avesse preservata e difesa ne avrebbe fatte di tutti i colori. Prendere coscienza che siamo radicalmente dei peccatori significa fare verità su noi stessi.

Non ho una visione penitenziaria dell'uomo. Tutt'altro. San Paolo, parlando di se stesso, ci offre una pagina di psicologia in cui tutti possiamo ritrovarci. Ascolta cosa dice: "Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti faccio quello che non voglio; anzi, che detesto. Infatti io non faccio il bene che voglio ma il male che non voglio. Quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? Io con la mente servo la legge di Dio ma con la carne invece la legge del peccato" (Rom. 7). E siamo tutti così. Non dobbiamo mai dimenticare ciò che sottolinea Chesterton: "Ricordati sempre che il dogma fondamentale della fede cattolica è il peccato originale". Tutti lo abbiamo e quindi siamo tutti a rischio. O prima o poi qualche guaio lo combiniamo.

Di Pietro fece l'operazione "Mani pulite", meno male non parlò di “Coscienze pulite”. Come fare a prendere coscienza che siamo non degli erranti ma dei peccatori radicali? C'è un sistema semplicissimo. Non considerare più i nostri peccati, magari già confessati, ma considerare invece le nostre tentazioni. Ovviamente parlandone con Dio e ricordandoci di spegnere il "viva voce" del nostro telefono per non far arrossire anche i mobili della nostra casa. Le tentazioni. Ecco il fumo che esce da quel vulcano ancora in azione che siamo noi e che ci ricorda di essere uomini a rischio.

Una volta presa coscienza di questo, allora non possiamo fidarci più di nessuno. Mia moglie potrebbe tradirmi. Mio padre potrebbe abbandonarmi, il mio confessore sposarsi, il mio avvocato fare il gioco del mio avversario, la mia banca truffarmi. Così la vita finisce.

Possibile che questa sia la visione della mia vita secondo la fede? No, no.

Una volta presa coscienza che siamo dei peccatori ci sono tre soluzioni. Quella di Adamo che, scoperto, andò a nascondersi e dette la colpa a Eva. Quella di Giuda che andò a suicidarsi (Hitler fece la stessa cosa e qualcuno lo ritiene un coraggioso). Poi c'è quella di David che, appena il profeta gli fece prendere coscienza di quanto aveva fatto, si vestì di sacco, si cosparse di cenere, si riconobbe peccatore e offrì a Dio il suo dolore. Riconobbe che "nel peccato mi ha concepito mia madre" e offrì a Dio il suo dolore sincero perché "Dio non disprezza un cuore contrito e umiliato".

Ecco a che cosa ci porta la Quaresima: all'umiltà.

La fede non distrugge l'uomo ma lo fa essere vero, autentico, lo mette al suo posto. Allora non ci sentiamo padreterni. Penso spesso a coloro che durante la storia si sono fatti padreterni e alla loro fine. Penso a Napoleone, poveraccio, morto a Sant'Elena e studiato da ognuno di noi come eroe immortale. Penso a Hitler, a Mussolini, a Stalin e a tanti altri.

La Quaresima ci riporta alla realtà: siamo poveri uomini impegnati ogni giorno a realizzare il regno di Dio che è Amore, giustizia e pace.

Facciamo questo con umiltà, serenità, con la consapevolezza che "Dio disperde i superbi e innalza gli umili”. Nella misura in cui siamo umili e veri Dio farà "grandi cose", attraverso di noi, perché "santo è il suo nome".

Buona Quaresima nella verità.

Don Donato

 

 

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«La pace sia con tutti voi!...
Vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra... Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti»
(Papa Leone XIV, 8 maggio 2025)

 

 

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Evento

per tutto il mese di novembre
nei giorni feriali
MESSA PER I DEFUNTI
secondo le strade del nostro quartiere
leggi negli Avvisi
l'elenco delle strade di questa settimana

 

Avvisi della Settimana

lunedì 3 novembre ore 18.00
riprendono gli incontri di lettura e riflessione
sulla liturgia della Parola della domenica

 

Cari parrocchiani, nel mese di novembre vi invitiamo a partecipare alla S. Messa delle ore 8,30 e 19.00,
che saranno celebrate in ricordo dei defunti delle famiglie
della Parrocchia, distribuite via per via.

Ecco il calendario delle intenzioni della settimana:

lunedì 10: Via C.Bofondi-Via C.Gennari-Via E.Albornoz
martedì 11: Via Aurelia dal n.336 al n.386-Via C.Mistrangelo
mercoledì 12: Via Aurelia dal n.253 al n.391
giovedì 13: Via Paolo Bentivoglio
venerdì 14: Via Aurelia dal n. 294 al n.306
sabato: Via S. Pio V-Via Filippo M.Pirelli

 

 

 

 

 

 

Il Santo Padre ha nominato Vescovo di Cochin (India) il Rev.do Sac. Antony Kattiparambil, della medesima Diocesi, finora Vicario Giudiziale, Vicario Episcopale per i religiosi e Parroco della St. Joseph Church.

S.E. Mons. Antony Kattiparambil è nato il 14 ottobre 1970 a Mundamveli, nella Diocesi di Cochin, India. Ha studiato Filosofia presso il St Joseph’s Pontifical Seminary a Alwaye e ottenuto la Licenza in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma.

È stato ordinato sacerdote il 15 agosto 1998 per la Diocesi di Cochin.

Ha ricoperto i seguenti incarichi e svolto ulteriori studi: Licenza in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma; Vice-Parroco della Santa Cruz Cathedral Basilica a Fort Cochin (1998-2002); Vice-Parroco della St. Sebastian a Thoppumpady (2002-2003); Assistente pastorale presso la Parrocchia di San Francesco di Prato, Italia (2003-2005); Amministratore Parrocchiale della St. Joseph’s a Kumbalanghi (2005-2010); Assistente Pastorale presso la Parrocchia dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro a Brivio, Milano, Italia (2010-2013); Assistente Pastorale presso la Parrocchia di San Pio V a Roma (2013-2016); Parroco della St. Martin a Kallanchery (2016-2021).

 

 

 

 

 

 

catechismo 2025-2026 

Iscrizioni
Da lunedì 8 settembre a venerdì 26 settembre
Le iscrizioni al I e II anno di Comunione e Cresima si svolgono
ogni giorno (dal lunedì al venerdì)
in segreteria dalle 17 alle 19.
Chi ha frequentato il primo anno deve iscriversi di nuovo.

 

Giorni degli incontri di catechismo
Per gli incontri della Comunione
i giorni da scegliere sono il lunedì o il martedì dalle 16,45 alle 18.
Per la Cresima il venerdì dalle 18 alle 19.
Per chi ha frequentato il primo anno, il giorno rimane invariato.

 

Inizio del catechismo
Il giorno d’inizio del catechismo di Comunione sarà il 6 e 7 ottobre;
il 10 ottobre per le Cresime.

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

  


qui il video completo della liturgia e l'omelia di Papa Francesco

qui per vedere e ordinare le foto