Gruppo liturgico

La tradizione musicale della Chiesa costituisce un patrimonio d'inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell'arte, specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia solenne. Il canto sacro è stato lodato sia dalla sacra Scrittura, sia dai Padri, sia dai romani Pontefici; costoro recentemente, a cominciare da S. Pio X, hanno sottolineato con insistenza il compito ministeriale della musica sacra nel culto divino. Perciò la musica sacra sarà tanto più santa quanto più strettamente sarà unita all'azione liturgica, sia dando alla preghiera un'espressione più soave e favorendo l'unanimità, sia arricchendo di maggior solennità i riti sacri. […] L'azione liturgica riveste una forma più nobile quando i divini uffici sono celebrati solennemente con il canto, con i sacri ministri e la partecipazione attiva del popolo. […] Nella celebrazione della Messa si dia quindi grande importanza al canto.

[…] La Chiesa si preoccupa vivamente che i fedeli non assistano come estranei o muti spettatori al Mistero di fede, ma che comprendendolo bene nei suoi riti e nelle sue preghiere, partecipino all’azione sacra consapevolmente, piamente e attivamente».

(Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione sulla sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, 112, 113, 40 e 48)

 

La liturgia è fonte e culmine della vita cristiana. In essa si realizza già quella comunione con Dio e con i fratelli che sarà la vita nella casa del Padre.

Il gruppo liturgico ha il compito di stimolare con i dovuti segni una partecipazione cosciente da parte delle diverse assemblee liturgiche che si formano durante la settimana e, soprattutto, la domenica. Purtroppo non si può non rilevare come non sia ancora diffusa ovunque una corretta comprensione di questi momenti di gioia e di vita intensa.

Il Concilio Vaticano II, nella sua riflessione congiunta sulla Chiesa e sulla liturgia, recupera in pieno la concezione tradizionale della chiesa come un corpo fatto di capo e membra. Cristo è il liturgo per eccellenza e tutto il popolo di Dio partecipa del suo ministero che opera la redenzione per tutti gli uomini.

La Chiesa è “il sacramento” dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano (Lumen gentium 1). E qui sta la novità rispetto all’esperienza primitiva, che vedeva la Chiesa radunata in una comunità, ma non così esplicitamente aperta al mondo come sacramento di redenzione. Ciò comporta che anche nella liturgia l’aspetto dell’annuncio sia debitamente sottolineato e che anche in essa la comunità dei chiamati “manifesti agli altri il mistero di Cristo” (Sacrosanctum Concilium 2).

 

La domenica giorno del Signore

L’interruzione del lavoro e la partecipazione all’Eucarestia non devono essere intesi come obbligo, ma come un momento atteso durante tutta la settimana per vivere un’esperienza di comunione che ci permette poi di tornare alla quotidianità con rinnovato vigore e serenità: abbiamo incontrato il Cristo in modo del tutto speciale e siamo messi in grado di diffondere il suo annuncio.

Le celebrazioni quindi richiedono una preparazione attenta che metta in luce anche il significato di certi momenti e gesti.

 

Il ciclo liturgico

Mutuando il ciclo della vita e della natura, la liturgia entra nella vita di ciascuno anche attraverso il ciclo liturgico che scandisce i momenti “forti” dell’anno (Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua…) e che hanno bisogno di particolare attenzione e sottolineatura.

 

I sacramenti

La celebrazione dei singoli sacramenti dell’iniziazione cristiana richiede un forte coinvolgimento dei catechisti e degli educatori affinché il significato dei gesti e dei segni nel corso del rito sia ben compreso da coloro che “ricevono” il sacramento, dai loro parenti ed amici che partecipano alla celebrazione e dalla comunità tutta.

 

Gli “animatori” della liturgia

Pur rimanendo inteso che nella liturgia tutta l’assemblea partecipa all’azione, sotto la guida di chi presiede il rito, in ogni celebrazione domenicale il gruppo degli “animatori” della liturgia si occupa delle diverse incombenze affinché questi incontri si svolgano con il miglior profitto per tutti.

Di solito le assemblee domenicali sono abbastanza fisse quanto a composizione (bambini, giovani, famiglie, adulti…) e questo facilita, da un punto di vista umano, il senso di comunità. Non stupisce allora se ogni celebrazione, pur rimanendo universale, assume lo “stile” tipico dell’assemblea che vi partecipa, quale particolare forma di incarnazione.

In ogni celebrazione il gruppo degli animatori che stimola l’assemblea a svolgere il proprio ruolo interviene in diversi modi: individuando i lettori che devono proclamare la parola di Dio e le altre preghiere (e che devono essere adeguatamente preparati a ciò); fornendo il servizio all’altare; organizzando il canto al quale tutti i membri dell’assemblea sono invitati a partecipare attivamente.

L’attività di animazione richiede una fase di preparazione da parte di coloro che vi si dedicano. In particolare, per coloro che animano il canto si richiede un impegno continuo sia dal punto di vista tecnico che spirituale.

 

Ecco di seguito la presentazione che fanno di se stessi alcuni dei cori e gruppi che animano le sante messe in parrocchia.

 

 

“Pii Cantores”

Il coro Pii Cantores ha cominciato la sua attività all’inizio del 1996 come risposta alla necessità di animazione musicale per la liturgia parrocchiale.

Si tratta di un coro a carattere amatoriale, ma con una rigorosa impostazione liturgica. Il nome, volutamente ambiguo, rispetta questa realtà.

Le esecuzioni sono di norma “a cappella” o accompagnate dall’organo ma, in certe occasioni, si fa uso anche di chitarra, flauto e strumenti a percussione.

L’accompagnamento all’organo è assicurato dal maestro Manuel Tapia Olarra, succeduto al maestro Hector Salcedo, subentrato a sua volta in tale ruolo al compianto don Vincent Alvares, fondatore dei Pii Cantores insieme al maestro del coro Anna Labella.

Il repertorio va dal canto gregoriano alla musica classica contemporanea, talvolta con composizioni inedite (ad es. M.D. Aguirre e C. Scozzafava), passando per le diverse esperienze di questa forma artistica.

L’attività strettamente liturgica si svolge nella parrocchia, ma anche presso altre chiese di Roma in particolari ricorrenze: S. Prisca, Madonna di Guadalupe, S. Benedetto, la chiesa del Pontificio Istituto di Musica Sacra, la cappella della scuola di Musica T.L. da Victoria, della quale Anna Labella è allieva, ecc.

Accanto a questa attività da alcuni anni si è consolidata la tradizione di offrire alcune “meditazioni musicali” di solito in concomitanza con i tempi forti dell’anno liturgico, sia presso la chiesa parrocchiale che presso altre strutture in diversi punti della città: in particolare presso il Teatro Aurelio in collaborazione con l’associazione culturale “Il Raggio”. In strutture per anziani sono stati offerti spettacoli anche di carattere ricreativo con musiche che vanno dalla polifonia rinascimentale fino alla canzone popolare opportunamente arrangiata per l’organico e gli strumentisti del coro.

Il coro si è sempre caratterizzato per una forte componente internazionale.

Tutti possono far parte di questo coro, purché garantiscano assiduità alle prove che si svolgono, di norma, il sabato pomeriggio nei locali della parrocchia dalle 17.30 alle 19.00, seguite dalla messa prefestiva, che viene “cantata”.

Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere ad Anna Labella (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o... partecipare direttamente alle prove.

 

 

“Armonia”

Conformandosi a quanto indicato dal Concilio, il coro “Armonia” che anima la messa domenicale delle ore 11,30 è formato da adulti, giovani, bambini, famiglie e religiose, e si propone di coinvolgere tutti i fedeli affinché “con il canto tutta l’assemblea possa partecipare attivamente alla liturgia” cantando, lodando e pregando durante la celebrazione eucaristica.

Anche i membri del coro, come ci ricorda il Concilio, “svolgono un vero ministero liturgico”. Essi perciò devono esercitare il proprio servizio con l’amore e la disciplina richiesti da un così grande ministero: è il popolo di Dio stesso che esige da essi queste qualità.

Il nostro servizio inizia quindi con la scelta dei canti, effettuata secondo il tempo liturgico e le letture proposte, con la preparazione accurata dei canti al momento delle prove e con l’esecuzione, la più armoniosa possibile, che intende sollecitare e coinvolgere tutta l’assemblea nella preghiera comune.

È importante per noi seminare, in chi vuole aggregarsi al coro, la consapevolezza di questa dinamica di servizio tesa non solo ad interpretare alcuni canti ma a lodare Colui che è il nostro Signore.

Il coro si incontra per la preparazione della Santa Messa delle 11,30 in parrocchia tutte le domeniche alle ore 10,00 nella sala G.

A chi sa di possedere le capacità minime canore di intonazione necessarie e volesse partecipare è richiesta fedeltà e puntualità alle prove.

Le referenti del coro sono Edilec Virginia Rincón e Gemma Helfer che sono a disposizione per eventuali chiarimenti. Per contattarci durante la settimana: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..