Non so se questa sia la parola adatta per indicare una situazione molto diffusa che riguarda il malessere, l’incertezza e le paure da cui siamo un po’ tutti presi. Mi riferisco alle persone ma anche, con modalità e situazioni naturalmente diverse, alla  politica, all’economia, al mondo finanziario, a quello delle grandi Organizzazioni europee e mondiali, con punte di gravità per alcuni settori, come l’ambiente fisico nel quale viviamo.

Sembra come se avessimo smarrito il senso umano positivo della vita in un groviglio di situazioni contraddittorie. E questo succede in un’epoca, la nostra, che vede progressi tecnologici impensabili solo qualche anno fa che avrebbero dovuto produrre una qualità di vita positiva e promettente per tutti.

Per fortuna ci sono oggi anche tanti, singoli e gruppi, che hanno capito che il vero superamento di questo stato negativo passa attraverso il sostegno a persone e a popoli in difficoltà. Molti, moltissimi si occupano di sostenere e difendere la legalità e la giustizia spesso scomparse della nostra vita sociale. Altri si occupano della salvaguardia dell’ambiente anche questo in grande crisi, o dei diseredati in ogni situazione di vita, degli immigrati e di tanti privati dei più elementari diritti.

È veramente arrivato il tempo di sentirci tutti accomunati da un unico desiderio di cambiare lo stare insieme degli uomini sulla terra, superando le differenze di religione e di condizioni di vita, evitando di assumere atteggiamenti purtroppo molto diffusi di chiusura e di ostilità. È questa la crisi? Forse si può dare questo nome a questa condizione che appesantisce le nostre vite: gli atteggiamenti personali e pubblici di chiusura e di desiderio di difesa delle nostre posizioni: in famiglia, nei condomini, nel quartiere, nel Comune, negli Stati, nel grande mondo dell’economia e della finanza. Forse è arrivato il momento di cambiare davvero: adottare atteggiamenti di accoglienza come fanno, come prima detto, già in tanti. È una scelta personale e pubblica tra una posizione di chiusura e il suo contrario. Mi sembra che non ci sia, non ci possa essere una terza via.

In questa scelta, certamente altri più di noi hanno responsabilità nazionali e internazionali che riguardano sfere più ampie delle nostre. Ma credo che ognuno di noi ormai dovrebbe sentirsi impegnato in questo cambiamento. Dobbiamo farlo perché cristiani, perché cittadini di questo Paese. Perché tutti responsabili insieme agli altri del progresso umano.

Rachele Filippetto

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«La pace sia con tutti voi!...
Vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra... Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti»
(Papa Leone XIV, 8 maggio 2025)

 

 

  • Editoriale

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Evento

 giovedì 26 giugno ore 21.00
La parrocchia partecipa alla Novena dei SS. Pietro e Paolo
nella Basilica di San Pietro in Vaticano

appuntamento alle 20.15 all'esterno del colonnato del Bernini
(guardando la basilica a destra)
per i controlli di sicurezza

 

 

Avvisi della Settimana

 

 

  

 

 

 

  

 

AAA. Cercasi Volontari
sia giovani che adulti che ci aiutino ad accogliere
i pellegrini del Giubileo degli adolescenti (25-26-27 aprile)
e del Giubileo dei giovani (28 luglio-3 agosto).
Chi vuole rendersi disponibile
può parlarne con i sacerdoti o in segreteria.

 

  

 

 

 


 

 

lunedì e martedì ore 17.00
catechismo di Prima Comunione
 venerdì ore 18.00
catechismo della Cresima

mercoledì alle 16.30
riunione del Gruppo "60 anni e più"

 

  

  

 

 

 

  


qui il video completo della liturgia e l'omelia di Papa Francesco

qui per vedere e ordinare le foto