Caro fratello, cara sorella,

mi ha colpito, giorni fa, il titolo di un’intervista a papa Francesco: “il Natale che vorrei”. È vero anche per noi, cittadini smaliziati di questa epoca che ormai pensa di aver visto di tutto. Arriviamo a Natale sempre pieni di desideri e di sogni. Anche se rifiutiamo l’idea di dover essere buoni a comando, il Natale ci invita a sognare un mondo migliore per tutti.

Anche Maria e Giuseppe sognavano il momento in cui sarebbe nato il loro bambino, in un bel luogo, al caldo, circondati da persone a cui volevano bene. Maria aveva preparato le fasce per avvolgere e proteggere il corpo di Gesù, come si proteggono le cose più preziose che abbiamo. La storia è andata in un altro modo. Giuseppe e Maria si sono ritrovati lontani da casa, dai parenti e dagli amici. Non poteva andare peggio! Eppure questo dramma diventa gioia che scalda il cuore, e questa piccola famiglia scopre quanto è straordinaria la cosa più semplice del mondo. Un bambino è nato. Adesso c’è Gesù, il loro piccolo, e questo basta per trovare serenità e pace. La gioia del Natale è così: non la scopriamo perché ogni cosa è al suo posto. Non la troviamo perché tutti i nostri sogni e desideri si sono realizzati. La gioia del Natale è più semplice: è un bimbo che nasce. È una gioia serena, immediata, ma forse per questo molto difficile da cogliere. Non ci appartiene subito, non è merito dei nostri sforzi o del nostro impegno. È una gioia che ci viene donata proprio quando sembra che tutto stia andando male. Maria e Giuseppe la comprendono tutta, e subito dedicano attenzione e cura al piccolo Gesù. Non se la prendono con il mondo o con il buon Dio perché non li hanno aiutati. Adesso c’è Gesù, e questo basta per trovare serenità e pace. “La forza della vita che ti trascinerà con sé, che sussurra intenerita: guarda quanta vita c’è”, diceva una canzone qualche anno fa.

Forse la nostra vita, il mondo, continueranno come prima. Forse i nostri sogni rimarranno tali, ma da Natale una cosa è cambiata: Dio è nato qui, sulla terra e ora è con noi. La cosa più semplice appare la cosa più straordinaria.

Per vedere la gloria di Dio bisogna guardarlo a Natale. Umile, disponibile, interamente dono. Ma se capisco che Dio si è fatto carne, allora capisco la mia. Il mio valore, la mia dignità. La sacralità di ogni vita. Non è vero che Dio odia la vita umana, che non ci deve essere gioia in questo mondo, come vogliono farci credere le dittature, soprattutto quelle che si appellano a Dio, le più crudeli.

In questo tempo il Signore ci riconsegna la nostra carne, le nostre stanchezze e le nostre paure, ma con dentro la luce di una presenza, la gloria di Dio che si rende visibile: una carne abitata da Dio. Non smettere di sperare per il tuo futuro e quello dei tuoi figli, del mondo, dice Dio. Perchè ci sono anch’io in questo mondo, perché non abbandono questa terra che amo, e continuerò a lottare contro il male con la forza di chi dona la vita.

Buon Natale con il cuore

don Donato

Foto

 

In questo tempo liturgico il Signore ci prende con sé e ci conduce in disparte.
Anche se i nostri impegni ordinari ci chiedono di rimanere nei luoghi di sempre,
vivendo un quotidiano spesso ripetitivo e a volte noioso,
in Quaresima siamo invitati a “salire su un alto monte” insieme a Gesù,
per vivere con il Popolo santo di Dio una particolare esperienza di ascesi.
(Papa Francesco)


 

 

 

  • Editoriale

    • Convertiti e credi al Vangelo

      Convertiti e credi al VangeloLa Quaresima è un'occasione unica per fare la verità con noi stessi. Prendere coscienza che siamo dei peccatori. Cosa vuol dire? Non che abbiamo commesso dei peccati ma che siamo radicalmente dei peccatori. Un giorno un frate stupito del successo che aveva San Francesco gli chiese perché tanta gente lo seguisse. "Perché sono il più peccatore di tutti gli uomini", rispose. Possibile? Eppure non...

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Evento



   

Avvisi della Settimana

 da lunedì 27 febbraio
BENEDIZIONI DELLE FAMIGLIE
verranno affissi avvisi nei portoni delle abitazioni

 

lunedì 20 marzo
Solennità liturgica di San Giuseppe, sposo della B.V.Maria 

 

 

 

 

venerdì 24 marzo ore 18.00
Via Crucis in chiesa 

 

AAA cercasi insegnanti
o ex insegnanti disponibili a far parte di un gruppo
per aiutare bambini e ragazzi nei loro metodi di studio

 

 

 

 

 

  

 

 

  

 

 

      

 

 

 

  

 

 

Dal 1 maggio in chiesa durante le celebrazioni
non è più obbligatorio l’uso delle mascherine
ma, secondo le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana,
è ancora fortemente raccomandato.

 



  

 

Cambia il Messale
Da domenica 29 novembre, Prima di Avvento,
è stato adottato il nuovo Messale Romano
che prevede una nuova versione in italiano.

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