
Lunedì 27 febbraio è morto, improvvisamente e prematuramente, Enrico Gandolfi, nostro parrocchiano, Capo Gruppo Scout, consigliere del Municipio XIII.
Qui di seguito l’annuncio che ne ha dato la Comunità Capi del Gruppo Scout Roma 129 di San Pio V.
Cari amici,
con immenso dolore dobbiamo sentirci per una comunicazione che mai avremmo immaginato di inviare, che mai avremmo voluto fare, la tragica scomparsa del nostro caro Capo Gruppo Enrico, noto a tutti come “Conte” per il soprannome coniato quando era un lupetto e che lo ha sempre accompagnato nel percorso scout, e non solo.
Nel gioco di parole ha voluto sempre effettivamente essere “con te”, con tutti, dedicando la vita al servizio nello scoutismo e nella comunità sociale con il suo carattere gioioso testimoniando i valori scouts in cui ha sempre creduto.
Ognuno di noi capi che ha percorso il sentiero con Enrico, mantiene nel cuore ora infranto dal dolore il suo esempio e custodirà il ricordo del suo simpatico sorriso per sempre, così come tutti i bambini, bambine, ragazzi e ragazze che ha seguito e sostenuto.
Stasera allo ore 21:00 ci uniremo in preghiera partendo con una fiaccolata da casa sua (Via Cardinal Mistrangelo 59) fino alla Parrocchia di S. Pio V per una veglia in sua memoria.
Lo accolga in cielo il coro degli Angeli della città celeste, grazie a tutti coloro che lo hanno stimato e amato come noi.

Domenica 9 marzo 2003, prima domenica di Quaresima.
Si concludono le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della parrocchia San Pio V (1951-2001) con la visita del card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
La cronaca della giornata in un articolo sull'Osservatore Romano di Elisabetta Angelucci. Lo stesso articolo è stato riprodotto nel numero 2-3 di "Giona", il periodico dell'Aurelio edito dalla nostra parrocchia. In quelle pagine sono inserite anche due foto della visita compiuta dal futuro papa Benedetto XVI.
Come ricorda l'articolo, prima di celebrare la Santa Messa, il card. Ratzinger salutò alcuni membri della comunità parrocchiale e poi visitò la chiesa, dove si trova l'icona della Madonna di Loreto collocata il 10 dicembre del 2001 in occasione dei 50 anni di vita della parrocchia e invocata con il titolo di «Regina della Famiglia». Chiesa, lo ricordiamo, intitolata a Pio V, che è il patrono della Congregazione della Dottrina della Fede, e che fu fortemente voluta, finanziata e arricchita di opere d'arte dal card. Alfredo Ottaviani, che fu a lungo segretario e prefetto del Sant'Uffizio poi divenuto Dicastero, predecessore del card. Ratzinger.
Quando Joseph Ratzinger viene eletto Papa, "Giona" gli dedica la prima pagina del numero 2 di aprile 2005, mentre il resto del numero è dedicato alla scomparsa di Giovanni Paolo II.
Nel numero successivo di "Giona", datato giugno 2005, viene pubblicato un articolo su Joseph Ratzinger di don Damiano Marzotto, sacerdote collaboratore a San Pio V, dal 1982 Ufficiale e dal 2009 al 2015 Sotto Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.

"Guidati dai Santuari sparsi nel mondo in questo mese di maggio, recitiamo il Rosario per invocare la fine della pandemia e la ripresa delle attività sociali e lavorative" (Papa Francesco, udienza generale, 5 maggio 2021).
Promossa dal dicastero per la Nuova Evangelizzazione, la preghiera mariana coinvolge 30 Santuari di tutti i continenti.
Di seguito, la lista dei luoghi dai quali viene recitato il Rosario ogni giorno, alle ore 18.00 e il link per unirsi in diretta alla preghiera:
Sabato 01 maggio, ore 18.00: Basilica Vaticana (Madonna del Soccorso), Città del Vaticano - rivedi
Sabato 01 maggio, ore 19.00: Nostra Signora di Walsingham, Inghilterra - rivedi
Domenica 02 maggio ore 18.00: Jesus the Saviour and Mother Mary (Elele), Nigeria - rivedi
Lunedì 03 maggio, ore 18.00: Madonna di Częstochowa, Polonia - rivedi
Martedì 04 maggio, ore 18.00: Basilica dell'Annunciazione (Nazareth), Israele - rivedi
Mercoledì 05 maggio, ore 18.00: Beata Vergine del Rosario (Namyang), Corea del Sud - rivedi
Giovedì 6 maggio, ore 18.00: Nostra Signora Aparecida (San Paolo), Brasile - rivedi
Venerdì 07 maggio, ore 18.00: Our Lady of Peace an Good Voyage (Antipolo), Filippine - rivedi
Sabato 08 maggio, ore 18.00: Nostra Signora di Lujan, Argentina - rivedi
Domenica 09 maggio, ore 18.00: Santa Casa di Loreto, Italia - segui la diretta
Lunedì 10 maggio, ore 18.00: Nostra Signora di Knock, Irlanda - segui la diretta
Martedì 11 maggio, ore 18.00: Vergine dei Poveri (Banneux), Belgio - segui la diretta
Mercoledì 12 maggio, ore 18.00: Notre Dame d'Afrique (Algeri), Algeria - segui la diretta
Giovedì 13 maggio, ore 18.00: Beata Vergine del Rosario (Fatima), Portogallo - segui la diretta
Venerdì 14 maggio, ore 18.00: Nostra Signora della Salute (Vailankanni), India - segui la diretta
Sabato 15 maggio, ore 18.00: Madonna Regina della Pace (Medjugorje), Bosnia - segui la diretta
Domenica 16 maggio, ore 18.00: St Mary’s Cathedral (Sydney), Australia - segui la diretta
Lunedì 17 maggio, ore 18.00: Immacolate Conception (Washington), USA - segui la diretta
Martedì 18 maggio, ore 18.00: Nostra Signora di Lourdes, Francia - segui la diretta
Mercoledì 19 maggio, ore 18.00: Meryem Ana (Efeso), Turchia - segui la diretta
Giovedì 20 maggio, ore 18.00: Nuestra Señora de la Caridad del Cobre, Cuba - segui la diretta
Venerdì 21 maggio, ore 18.00: Madonna di Nagasaki, Giappone - segui la diretta
Sabato 22 maggio, ore 18.00: Nuestra Senora de Montserrat, Spagna - segui la diretta
Domenica 23 maggio, ore 18.00: Notre Dame du Cap (Trois Rivières), Canada - segui la diretta
Lunedì 24 maggio, ore 18.00: Nostra Signora di Lourdes a Nyaunglebin (Myanmar) - segui la diretta
Martedì 25 maggio, ore 18.00: Santuario Nazionale Madonna Ta' Pinu, Malta - segui la diretta
Mercoledì 26 maggio, ore 18.00: Nostra Signora di Guadalupe, Messico - segui la diretta
Giovedì 27 maggio, ore 18.00: Madre di Dio (Zarvanytsia), Ucraina - segui la diretta
Venerdì 28 maggio, ore 18.00: Madonna Nera di Altötting, Germania - segui la diretta
Sabato 29 maggio, ore 18.00: Nostra Signora del Libano (Harissa), Libano - segui la diretta
Domenica 30 maggio, ore 18.00: Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, Italia - segui la diretta
Lunedì 31 maggio, ore 18.00: Giardini Vaticani, Città del Vaticano - segui la diretta

Perché un corso per lettori/lettrici della Parola di Dio?
È domanda con la quale lunedì 14 febbraio, il parroco don Donato ha iniziato il corso per lettori e lettrici della Parola di Dio nella liturgia che si protrarrà per alcune settimane nella nostra parrocchia (ogni lunedì alle ore 18.00 in chiesa).
La risposta ce l’ha data il Concilio Vaticano II quando dice: "Cristo è presente nella sua Parola, è Lui che parla quando nella chiesa si legge la Sacra Scrittura" (Sacrosantum Concilium, 7).
E ancora: “Dio invisibile, nel suo grande amore parla agli uomini come ad amici e si intrattiene con loro per invitarli e ammetterli alla comunione con sé” (Dei Verbum, 1,2).
E nel Salmo 119 riconosciamo: “Lampada per i miei passi è la tua Parola”.
Questo corso, perciò, è una guida per il lettore ma è anche un'introduzione all'ascolto comunitario delle Scritture all'interno della Liturgia.
Per questo non si rivolge unicamente ai lettori e alle lettrici, a quanti cioé già leggono la Parola in chiesa, ma a tutta la comunità liturgica. L'essenza della lettura sta nell'ascolto, per questo il lettore deve egli stesso soprattutto ascoltare la Parola di Dio nel momento stesso in cui legge con gli altri.
Meditare sulla Parola di Dio significa riflettere su:
- La Chiesa convocata dalla Parola di Dio
- La Liturgia della Parola
- Lo spazio liturgico della Parola
- Il servizio di lettore/lettrice
- La formazione spirituale e tecnica del lettore
“Imparare” a proclamare la Parola riguarda:
- La voce
- La disposizione sull'ambone
- Le regole base nella lettura
- Esempi pratici nel lezionario
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scarica la dispensa del I incontro

Giornalista, vaticanista, parrocchiano di San Pio V, nel suo ultimo libro Per un’altra strada, La leggenda del Quarto Magio (Paoline, 2020), Mimmo Muolo racconta la leggenda di Artaban, un inno alla speranza per tutti quelli che credono di essere rimasti indietro nella vita, un incoraggiamento per chi si sente sopraffatto dal dolore causato dal lutto e dalla malattia, il miglior regalo di Natale per chi crede di avere irrimediabilmente imboccato la strada sbagliata.
Perdere l’orientamento e ritrovarlo
C'è un Artaban in ognuno di noi, quando stentiamo a credere, a mettere insieme i pezzi della nostra vita, quando non ci decidiamo a seguire le ispirazioni buone che però ci scandalizzano perché, in un mondo che urla e strepita, ci invitano alla mitezza.
C’è un Artaban in ognuno di noi quando crediamo di aver fallito, dopo averle ormai tentate tutte, invano.
C’è un Artaban in ognuno di noi quando temiamo di aver sprecato i nostri talenti, per aiutare altra povera gente come noi, mentre avremmo voluto orgogliosamente consacrarli sull’altare di un dio.
C’è un Artaban in ognuno di noi quando sperimentiamo che l’ultima parola ce l’ha Dio e non noi, quando sentiamo il suo perdono che ci rigenera a una nuova vita, perché sì, è possibile rinascere.
Non solo l’iniquità mi aveva portato fuori strada, ma perfino l’occasione di fare del bene. C’era forse un messaggio in tutto questo? Perdere l’orientamento e ritrovarlo fa parte della vita, ora lo so (p. 101).
Ma, chi sono i Re Magi?
Chi rappresentano quelle tre statuine che ogni anno collochiamo (ma non subito, prima i pastorelli!) proprio davanti alla grotta, un po’ stonati nel contesto, tra pecore e maialini, con i loro cammelli e gli scrigni in mano?
Mimmo Muolo, nel suo ultimo libro, Per un’altra strada, La leggenda del Quarto Magio, ci conduce a guardare oltre i ricchi vestiti e i doni preziosi (un sano atteggiamento da adottare anche con le persone che incontriamo nella realtà!) per scoprire il loro cuore di saggi e studiosi, capaci di mettere da parte i libri per incamminarsi, attraverso il deserto, pellegrini come tanti che nei secoli hanno fatto lo stesso percorso, quello che va dalla testa al cuore, perché l’amore è la forma più profonda di conoscenza (p. 49). C’è una sofferenza nello studioso come nel pellegrino, dovuta all’incertezza della ricerca, al dubbio continuo sul cammino intrapreso, all’ostilità del deserto che necessariamente bisogna attraversare per arrivare alla meta del viaggio.
Ma soprattutto ci fa conoscere il Quarto Magio, che la leggenda vuole non sia arrivato a Betlemme insieme agli altri tre, perché troppo geloso delle sue intuizioni, troppo presuntuoso, forse anche troppo giovane ma comunque risoluto a raggiungere l’obiettivo per un’altra strada più tortuosa, più lunga, più faticosa.
Noi continueremo a seguirlo a fino a Betlemme e non ci rinunceremo neanche se dovessero offrirci tutti i regni della terra. Mi auguro tu possa fare lo stesso: seguire la strada dell’amore che serve. E sono certo che, per quanto grande sia il tuo ritardo, arriverai anche tu (p. 100).
Chi è il Dio che cerchiamo?
Niente più sacrifici, né idoli, né offerte. Artaban si apre con difficoltà a un Dio così diverso da quelli che conosceva e dall’immagine di Lui che si era costruito con il suo sapere. Un Dio che si fa pane, un Dio che muore, un Dio che infrange le regole e le capovolge. Un Dio al contrario di tutti gli altri (p. 70).
La conoscenza non basta, spiega Baldassarre al giovane Magio, il sapere senza l’amore prima o poi si ritorce contro l’uomo (p. 49); ai piedi della verità deponi l’amore (p. 134). La scelta di affidare questo messaggio alle parole di un intellettuale, un sapiente, un profondo conoscitore e interprete delle profezie, ci dà la dimensione dell’uomo, del credente che c’è dietro il racconto. Arrivare a questa consapevolezza è frutto della grazia che lavora in noi perché trova terreno fertile.
Gesù ha capovolto per sempre l’asse del nostro rapporto con Dio […] Dio che per primo si cura di noi, rimuovendo le paralisi causate dai nostri peccati. E noi non dobbiamo far altro che accogliere il suo amore nella nostra esistenza. Un amore totale, definitivo, che ci fa rinascere a vita nuova (p. 193).
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(Carlo Maria Martini)
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